Una breve istruzione e il Rito del mandato.
ISTITUZIONE
DEI MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE
Dal Rituale Romano, n.2004 – 2028.
Questo ministero straordinario, quindi suppletivo e integrativo degli altri ministeri istituiti, richiama il significato di un servizio liturgico intimamente connesso con la carità e destinato soprattutto ai malati e alle assemblee numerose. Esso impegna laici o religiosi a una più stretta unità spirituale e pastorale con le comunità nelle quali svolgono il loro apostolato.
Anche questo ministero straordinario richiede una preparazione pastorale e liturgica, nella quale si porrà in luce il vincolo che esiste fra il malato e il mistero di Cristo sofferente, fra l'assemblea radunata nel giorno del Signore e la vittoria pasquale sulla morte e sul male, fra l'effusione dello Spirito e l'annunzio ai fratelli della lieta novella di liberazione e di guarigione.
La Comunione ai malati a partire dalla Messa domenicale, è una espressione della presa di coscienza da parte della comunità che anche i fratelli involontariamente assenti sono incorporati a Cristo e una profonda esigenza di solidarietà li unisce alla Chiesa che celebra l'Eucaristia.
Il servizio dei ministri straordinari che reca il duplice dono della Parola e della Comunione eucaristica, se preparato e continuato nel dialogo di amicizia e di fraternità, diventa chiara testimonianza della delicata attenzione di Cristo che ha preso su di sé le nostre infermità e i nostri dolori.
È bene che tanto la persona idonea espressamente designata dall'Ordinario del luogo per distribuire la santa Comunione, riceva, se il tempo lo consente, il rispettivo mandato, secondo il rito allegato a questa Istruzione. Quanto al modo di distribuire la Comunione, si regolino secondo le norme liturgiche.
La Sacra Congregazione per la disciplina dei Sacramenti con l'Istruzione «Immensae caritatis» del 29 gennaio 1973, ha dato facoltà agli Ordinari del luogo di scegliere, qualora lo ritengano opportuno, persone idonee come ministri straordinari della Comunione.
Il fedele designato come ministro straordinario della santa Comunione, deve essere debitamente preparato e distinguersi per fede, vita cristiana e condotta morale. Si sforzi di essere all'altezza di questo grande ufficio, coltivi la pietà eucaristica e sia di esempio a tutti i fedeli per il rispetto e la devozione verso il santissimo Sacramento dell'altare. Non si faccia mai cadere la scelta su persone la cui designazione possa essere motivo di stupore per i fedeli.
RITO DEL MANDATO PERMANENTE O TEMPORANEO
È bene che i fedeli incaricati dall'Ordinario del luogo o da un suo delegato di distribuire, in circostanze particolari, l'Eucaristia, ne ricevano il mandato secondo il rito qui proposto.
Il rito si può svolgere sia durante la Messa che fuori di essa, alla presenza del popolo.
Nell'omelia il sacerdote celebrante illustra ai presenti le letture bibliche, perché percepiscano il senso della celebrazione.
Dopo l'omelia e un breve silenzio, i fedeli scelti per distribuire l'Eucaristia vanno davanti al sacerdote celebrante, che li presenta al popolo con queste parole o altre simili:
Carissimi nel Signore, viene conferito oggi a N. e N. l'ufficio di ministri straordinari della Comunione, che consentirà loro di distribuire l'Eucaristia ai fedeli, portarla ai malati, recarla come Viatico ai moribondi e anche di comunicarsi direttamente.
E voi, fratelli e sorelle, che ricevete tale compito, cercate di esprimere nella fede e nella vita cristiana la realtà dell'Eucaristia, mistero di unità e di amore. Noi tutti infatti, pur essendo molti, siamo un corpo solo, perché partecipiamo dell'unico pane e dell'unico calice. E poiché distribuirete agli altri l'Eucaristia, sappiate esercitare la carità fraterna, secondo il precetto del Signore, che nel dare in cibo ai discepoli il suo stesso corpo, disse loro: Questo è il mio comandamento, che vi amiate l'un l'altro, come io ho amato voi.
IMPEGNI
Quindi il sacerdote celebrante rivolge ai candidati queste domande:
Volete assumere l'ufficio di ministri straordinari della Comunione per il servizio e l'edificazione della Chiesa?
I candidati tutti insieme rispondono: Sì, lo voglio.
Sacerdote: Volete impegnarvi con diligente attenzione e con profondo rispetto nella distribuzione dell'Eucaristia?
Candidati: Sì, lo voglio.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
Tutti si alzano. I candidati si inginocchiano. Il sacerdote celebrante invita il popolo alla preghiera con queste parole o altre simili:
Carissimi, rivolgiamo con fede la nostra preghiera a Dio Padre, perché si degni effondere la sua benedizione su questi nostri fratelli e sorelle scelti per distribuire la santa Eucaristia.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Poi il sacerdote celebrante, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
O Padre, che formi e reggi la, tua famiglia,
benedici X questi nostri fratelli e sorelle;
essi che in spirito di fede e di servizio
distribuiranno ai fratelli il pane della vita,
siano rinvigoriti dalla forza di questo Sacramento
e partecipino un giorno al tuo convito eterno.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti: Amen.
Nella preghiera dei fedeli si aggiunga un'intenzione per i neo-eletti.
Nella presentazione dei doni i neo-eletti portano il pane e il vino; alla Comunione possono ricevere l'Eucaristia sotto le due specie.