Papa Francesco ha firmato il 7 novembre il Decreto sulla eroicità delle sue virtù.
E' stato firmato da Papa Francesco il Decreto della Congregazione per le Cause dei Santi sulla eroicità delle virtù di Albino Luciani - Giovanni Paolo I che, così, diviene “Venerabile”. Ora serve il riconoscimento di un miracolo perché possa essere proclamato Beato.
Il suo pontificato fu brevissimo, il tempo di un sorriso fiorito dal suo cuore fiducioso nella Divina Provvidenza, pur nella sofferta coscienza dei limiti e delle difficoltà del ministero papale. Morì il 28 settembre successivo, dopo soli 33 giorni di Pontificato.
Gli fu Segretario per due anni a Venezia e per 33 giorni in Vaticano, l’orionino Don Diego Lorenzi. Il suo ricordo di Papa Luciani è sempre stato ammirato e devoto; ne ebbe stima di santo, di uomo di fede, di pastore che ricercò l’ascetica della semplicità e del cuore.
Leegi la testimonianza di Don Lorenzi: http://www.messaggidonorione.it/articolo.asp?ID=52
Lo ricordo con tre Appunti.
1°. Un giorno Papa Luciani era sul giardino pensile del Palazzo apostolico, in Vaticano. Fece una sosta per guardare il panorama di Roma lasciando gli appunti di un discorso importante su un tavolino. Una folata di vento glieli seminò sui tetti sottostanti. "Aiuto!”, esclamò sorridendo. E poi, a Suor Vincenza lì accorsa, aggiunse: “Vede, Suora, la fine che fanno le parole… anche quelle del Papa. Sono i fatti che contano!”.
2°. Nell’ammirazione verso questo Papa, noi Orionini abbiamo qualche motivo speciale di familiarità e di affetto. Come Patriarca di Venezia, si interessò dei difficili inizi del nostro Istituto per disabili di Chirignago (Venezia). Un suo gesto, nella Quaresima del 1976, impressionò il clero veneziano e la Congregazione di Don Orione: offrì la sua croce pettorale donatagli da Papa Giovanni XXIII e l'anello e la croce pettorale di Papa Giovanni XXIII donatigli da Paolo VI durante la sua visita a Venezia, perché, posti in vendita, servissero a far superare le difficoltà economiche dell'Istituto.
3°. Gli Appunti del discorso tenuto dal patriarca Albino Luciani a Venezia - Ca’ Giustinian, commemorando Don Orione il 9 dicembre 1972.
"La calda e scintillante commemorazione dell'On. Bargellini ha fatto rivivere Don Orione davanti a noi. Fanciullo, egli aiuta il padre a selciare le strade; adolescente, sta un po' coi francescani, un po' con Don Bosco, entra in seminario, giovane chierico diventa fondatore prima ancora che prete. Fondatore con un primo ragazzo piangente allogato in un solaio: prete “facchino della Provvidenza”, che arriva talvolta a casa senza le scarpe donate ai poveri; che viaggia sui treni senza orologio, con zoccoli da campagnolo, col cappello dai riflessi verdastri.
Parte di quel denaro, donato due volte e scivolante, è arrivato, attraverso le mani sue e dei successori, per diverse vie, alla diocesi di Venezia. Nel 1919 al vetusto Istituto San Girolamo Emiliani alle Zattere; nel 1921 all'Istituto Berna trasferito poi e ingrandito a Bissuola; nel 1922 all'Istituto La Fontaine del Lido; nel 1923 all'Istituto Ludovico Manin a Lista di Spagna; nel 1956 a Marghera con la parrocchia San Pio X e opere annesse (Casa del lavoratore. oratorio, asilo, Centro per le operaie); ultimamente a Chirignago con la Fondazione Bisacco-Palazzi per subnormali e tarati mentali.
La diocesi di Venezia esprime a mio mezzo la sua profonda riconoscenza per tante opere di bene a favore del popolo, di giovani, studenti e operai. A favore di tutti noi sta poi la vita luminosa di Don Orione, la sua posizione esemplare davanti a Dio, ai suoi fratelli poveri, alla Chiesa ed a Venezia.
Noi veneziani mai potremo dimenticare l'affettuosa stima, di cui circondarono Don Orione San Pio X e il Card. La Fontane. Ci staranno innanzi specialmente le seguenti sue righe: Ed io vi dico, o figliuoli miei; se siete a Venezia e volete fare del bene, fatevi veneziani il più che potete, e fin che si può, e ciò fate per la carità di Gesù Cristo; e fatevi veneziani per meglio riuscire ad educare e salvare gli orfani veneziani. Anzi, quando vi sia occasione, esaltate Venezia, che veramente merita e sempre fu cattolica… E vedrete che farete del bene”.