Il 18 marzo, 5a Domenica di quaresima, benedetto e distribuito il pane di San Giuseppe, pranzo comunitario, tombola.
Siamo alla 5a Domenica di Quaresima. Varie iniziative ha fatto sentire questo giorno come speciale.
Alla Messa delle 10.30, un gruppo di bambini del Catechismo ha commentato il Vangelo di oggi, in cui Gesù ha detto che "se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto", annunciando così che avrebbe dato la sua vita per dare la vita a tutti gli uomini. Il gruppo della catechista Desirée ha presentato l' esperienza fatta: hanno messo dei piccoli semi in una ciotola di terra, dopo una settimana già erano spuntate molte pianticine verdi, esili. Più in là, c'era un manipolo di spighe. Più in la ancora c'erano alcuni pani di grano. E' la gioia del frutto che giustifica la fatica del seminare.
Alla fine della Messa, il Parroco ha benedetto alcune ceste di pani, collocate ai piedi della statua di San Giuseppe. I pani sono stati poi distribuiti e portati a casa in segno di devozione e di unione. San Giuseppe è stato il "provveditore" della santa Famiglia nella casa di Nazareth. E' Patrono della famiglia ed è sto proclamato Patrono universale della Chiesa. San Luigi Orione aveva molta devozione a San Giuseppe come al Santo della Provvidenza. Alla sua intercessione ricorreva affinché provvedesse ad aiutare anche nei bisogni materiale le sue case. Gli appese al collo un "pane" in segno di riconoscenza per un intervento miracoloso che risolse il problema del pane agli inizi della sua Opera.
Alle 13, una sessantina di persone si sono ritrovate nel salone parrocchiale per il pranzo comunitario. Qualcosa di caldo è stato preparato (Gino, Piero, Anna, Marina...) e ciascuno ha messo in comune qualcosa portato da casa. E' stato un modo semplice per dire che la Parrocchia è una famiglia di famiglie.
Grazie a quanti hanno collaborato perché tutto riuscisse bene.