“Chi vuol venire dietro a me, dimentichi se stesso, prenda la sua croce e mi segua, ha detto Gesù. Molta gente è disposta a seguire Gesù fino alla moltiplicazione dei pani, o sul Monte Tabor o anche fino al Cenacolo, ma pochi lo amano e lo seguono fino alla croce e crocifissi con lui. Cristo si ama e si serve in croce e crocifissi con lui o non lo si ama e si segue affatto” (Don Orione).
La nostra vita è per tutti una via crucis. Tutti sappiamo che il "benedetto colui chi viene" in ogni tempo può rapidamente cambiare nel grido ostile "via, via, crocefiggilo!". Anche a ciascuno di noi, come a Gesù, capita di alternare la goduta comunione con le persone care con la solitudine nel momento della sofferenza. Ma non c'è motivo di scoraggiarsi ed essere abbattuti: la via crucis non è finita con la crocifissione e la morte del Venerdì santo, ma è finita con la gloriosa risurrezione di Pasqua. Il Venerdì santo non celebriamo i funerali di nostro Signore e una liturgia triste. No, è giorno di grande compassione con Gesù e con il suo sacrificio di amore, ma carico vita.
Preghiera del Santo Padre
Signore Gesù, aiutaci a vedere nella Tua Croce tutte le croci del mondo:
la croce delle persone affamate di pane e di amore;
la croce delle persone sole e abbandonate perfino dai propri figli e parenti;
la croce delle persone assetate di giustizia e di pace;
la croce delle persone che non hanno il conforto della fede;
la croce degli anziani che si trascinano sotto il peso degli anni e della solitudine;
la croce dei migranti che trovano le porte chiuse a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici;
la croce dei piccoli, feriti nella loro innocenza e nella loro purezza;
la croce dell’umanità che vaga nel buio dell’incertezza e nell’oscurità della cultura del momentaneo; la croce delle famiglie spezzate dal tradimento, dalle seduzioni del maligno o dall’omicida leggerezza e dall’egoismo;
la croce dei consacrati che cercano instancabilmente di portare la Tua luce nel mondo e si sentono rifiutati, derisi e umiliati;
la croce dei consacrati che, strada facendo, hanno dimenticato il loro primo amore;
la croce dei tuoi figli che, credendo in Te e cercando di vivere secondo la Tua parola, si trovano emarginati e scartati perfino dai loro famigliari e dai loro coetanei;
la croce delle nostre debolezze, delle nostre ipocrisie, dei nostri tradimenti, dei nostri peccati e delle nostre numerose promesse infrante;
la croce della Tua Chiesa che, fedele al Tuo Vangelo, fatica a portare il Tuo amore perfino tra gli stessi battezzati;
la croce della Chiesa, la Tua sposa, che si sente assalita continuamente dall’interno e dall’esterno;
la croce della nostra casa comune che appassisce seriamente sotto i nostri occhi egoistici e accecati dall’avidità e dal potere.
Signore Gesù, ravviva in noi la speranza della risurrezione e della Tua definitiva vittoria contro ogni male e ogni morte. Amen!