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Parrocchia Mater Dei.
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Incontro tra la Parrocchia Mater Dei e la Comunità Battista di Centocelle nel comune ricordo della Villetta rossa.

COM’E’ BELLO CHE I FRATELLI STIANO INSIEME

Don Flavio Peloso

18 gennaio 2020. C’era il clima festoso come di parenti che si ritrovano nella stessa casa dopo che da tanti anni si sono trasferiti lontani. Così è stato l’incontro alla "Villetta rossa" e poi nella Parrocchia Mater Dei con otto membri della Comunità Battista di Centocelle a Roma.

Si è tenuto un incontro ecumenico di preghiera per l’unità dei cristiani, ma è del tutto appropriato definirlo un incontro di famiglia.

Da Centocelle sono venuti con alcune foto sgualcite e sbiadite della Villetta rossa in cui, fino al 1937, la comunità Battista ha gestito un piccolo orfanatrofio nel nome del pastore George Boardman Taylor che questa villa acquistò e abitò.
Erano emozionati al vedere come la struttura sia proprio la medesima; erano interessati a conoscere che ne è stato della Villa dopo il 1937, quando il governo fascista acquisì la casa per incorporarla al grande Centro della Gioventù del Littorio, costruito l’anno seguente, nel 1938.

Nell’incontro fraterno nella sala parrocchiale abbiamo ricostruito le vicende della Villetta rossa che ha una storia ecumenica: Battista da fine ‘800 al 1937 e Cattolica-Orionina dal 1945 ad oggi. Bella sorpresa, reciproca, è stata anche il constatare che la storia di carità continua oggi: per i Battisti nella Casa per Anziani di Via delle Spighe 8 e per gli Orionini nel grande Centro di Via della Camilluccia. Don Alberto Alfarano e il signor Domenico Bemportato hanno dato notizie di questa storia di bene che continua oggi.

Lo specifico incontro “ecumenico” è venuto poi spontaneo e con la presentazione della comunità Battista di Centocelle da parte del pastore Herbert Anders e della parrocchia Mater Dei da parte del parroco Don Flavio Peloso.
È stato un incontro di cristiani reali, in cammino, e non di idee e di problemi dei cristiani divisi. Certo le diversità sono emerse, ma tenute insieme dalla gioia della fede e della fraternità.

Ci siamo trasferiti in chiesa per la preghiera, preceduti dai tre simboli posti al centro del nostro incontro: un cattolico portava l’Acqua battesimale, un Battista la Bibbia e un’Ortodossa il cero della Fede. Un breve sussidio di preghiera ci ha uniti nell’ascolto della Parola di Dio, nelle invocazioni, nella condivisione del Credo e del Padre nostro.
Tema della preghiera è stato il racconto del viaggio, del naufragio e dell’arrivo a Malta di San Paolo contenuto in Atti 27. Quel viaggio avventuroso si concluse con l’accoglienza calorosa della gente del luogo che fece concludere a Paolo “ci hanno accolto gentilmente” (At 28, 2). La gentilezza sincera e calorosa è una virtù ecumenica che porta all’unità.

La gentilezza è stata espressa anche da chi ha preparato un aperitivo con prelibatezze che hanno fatto prolungare piacevolmente la conversazione e la conclusione dell’incontro. La riconoscenza, l’arrivederci e la promessa di tenersi in contatto sono state le ultime parole di questa bella serata.

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