Un bel segno di primavera, di vita nuova, di Pasqua. Facile da preparare.

Vi siete alzati di buona lena?
Forza c’è da preparare il “su nènneri”.
Siamo vicini a Pasqua e non c’è tempo da perdere.

Cos’è il “su nenneri”? Sono quei pallidi germogli di grano seminati in quaresima e che fioriscono a Pasqua. Quei vasi con i teneri steli di grano si portano in chiesa o si mettono al centro della tavola di Pasqua.

Il nome e la tradizione vengono dalla Sardegna, ma il “su nenneri” è collegato ad antichi riti di primavera quando la natura rinasce. In ambito cristiano, ricorda il mistero della morte e resurrezione di Cristo.  

Il fascino del “su Nènniri” sta nel fatto di accompagnare – che meraviglia farlo con i bambini! – la semina, la crescita e l’attesa di quei germoglietti che crescono fragili e splendenti con la propria cura.

Anch’io ieri ho preparato il mio vaso del “su nenneri” ed ho pensato di condividere con voi, in video, come si fa la preparazione. Guardate il video e sarà tutto chiaro. Servono solamente: un vaso, dei semi di grano (o di orso, aveva, lenticchie…), del cotone, un pugno di terra e dell’acqua. E poi, fiducia e pazienza.

In questi tempi in cui ci si può muovere poco, se avete i semi… è fatta! Potete preparare il vostro “su nenneri”. Il vaso va tenuto nascosto in un luogo caldo, lontano dalla luce, innaffiato leggermente ogni giorno: nel buio il seme si risveglia e fiorisce la nuova pianticella. Accompagnate la crescita con la preghiera (vedi sotto).

A Pasqua, portate il “su nenneri” qui, nella chiesa Mater dei, ai piedi del Crocifisso, oppure mettetelo al centro della tavola del pranzo di Pasqua.

Avanti, a preparare il “su nenneri”!