Una raccolta dei testi biblici per avere dei riferimenti morali.
COSA DICE LA BIBBIA SU OMOSESSUALITÀ E SODOMIA?
Gesù condanna la sodomia quando, parlando del giudizio e della condanna eterna, cita Sodoma Gomorra, anche se subiranno un castigo più mite rispetto a chi rifiuta Dio.
Matteo 10: 14 E se alcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scuotete la polvere dai vostri piedi. 15 In verità io vi dico che il paese di Sodoma e di Gomorra, nel giorno del giudizio, sarà trattato con meno rigore di quella città.
Matteo 11: E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe! 24 Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!".
Luca 10: 10 Ma in qualunque città sarete entrati, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: 11 Perfino la polvere che dalla vostra città s'è attaccata ai nostri piedi, noi la scotiamo contro a voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio s'è avvicinato a voi. 12 Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città.
San Paolo riprende quanto detto da Gesù
1 Corinzi 6: 9 Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v'illudete; né i fornicatori, né gl'idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, 10 né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erederanno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell'Iddio nostro.
1Timoteo 1: 9 riconoscendo che la legge è fatta non per il giusto, ma per gl'iniqui e i ribelli, per gli empî e i peccatori, per gli scellerati e gl'irreligiosi, per i percuotitori di padre e madre, 10 per gli omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti, per i ladri d'uomini, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina.
Romani 1: 26 Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato l'uso naturale in quello che è contro natura, 27 e similmente anche i maschi, lasciando l'uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento.
2a Pietro 2: 4 Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell'inferno, serbandoli per il giudizio; 5 non risparmiò il mondo antico, ma tuttavia con altri sette salvò Noè, banditore di giustizia, mentre faceva piombare il diluvio su un mondo di empi; 6 condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti empiamente. 7 Liberò invece il giusto Lot, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati. 8 Quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie.
Giuda 1, 7: Così Sòdoma e Gomorra e le città vicine, che si sono abbandonate all'impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro a vizi contro natura, stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno.
La distruzione di Sodoma e Gomorra è raccontata in Genesi: 18, 17-33 e 19: 1-30.
La legge di Dio condanna i sodomiti.
Levitico 18: 22 Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio. 24 Non vi contaminate con nessuna di tali nefandezze.
Anche in Israele si introdusse la pratica dei “prostituti sacri, i quali rinnovarono tutti gli abomini dei popoli che il Signore aveva scacciati davanti agli Israeliti” (1 Re 14, 24). Furono considerati giusti i re che combatterono la prostituzione sacra:
1 Re 15: 11 Asa fece ciò che è giusto agli occhi dell’Eterno, come Davide suo padre. 12 Eliminò dal paese quelli che si davano alla prostituzione sacra (sodomiti) e fece sparire tutti gl’idoli che i suoi padri avevano fatto.
1 Re 22, 46: Giosafat seguí in tutto le vie di Asa suo padre eliminò dal paese il resto di quelli che si davano alla prostituzione sacra (sodomiti) che erano rimasti al tempo di Asa suo padre.
2 Re 23, 7: Giosia demolí anche le case degli uomini che si davano alla prostituzione sacra (sodomiti) che si trovavano nella casa dell’Eterno, dove le donne tessevano tende per Ascerah.
L’insegnamento della Chiesa, di carattere dottrinale e pastorale, è presente nel documento della Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali.
È importante la distinzione tra persona, tendenza e attività omosessuale fatta al n.3 «Occorre precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale. Pertanto coloro che si trovano in questa condizione dovrebbero essere oggetto di una particolare sollecitudine pastorale perché non siano portati a credere che l'attuazione di tale tendenza nelle relazioni omosessuali sia un'opzione moralmente accettabile».
Al n. 7 afferma che «L'attività omosessuale impedisce la propria realizzazione e felicità perché è contraria alla sapienza creatrice di Dio. Quando respinge le dottrine erronee riguardanti l'omosessualità, la Chiesa non limita ma piuttosto difende la libertà e la dignità della persona, intese in modo realistico e autentico».
Riferimento sicuro e riassuntivo si trova nel Catechismo della Chiesa Cattolica che dedica al tema i numeri 2357-2359.
Il documento parte dal nome: “L'omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un'attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso”. Afferma chiaramente che “appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, la Tradizione ha sempre dichiarato che gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati” (n.2357).
Contemporaneamente, dichiara che le persone “che presentano tendenze omosessuali profondamente radicate… devono essere accolte con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione” (n.2358), “Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un'amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana” (n.2359).