CARTA DI COMUNIONE DEL MOVIMENTO LAICALE ORIONINO (Italiano)
CARTA DE COMUNION DEL MOVIMIENTO LAICAL ORIONISTA (Español)
Pubblicato su Atti e comunicazioni della Curia generale, LC(2001) n.205, p.145-159
CARTA DI COMUNIONE
DEL MOVIMENTO LAICALE ORIONINO
Linee di formazione e organizzazione
La Carta di comunione del Movimento Laicale Orionino è il frutto di un lavoro triennale da parte dei coordinamenti locali e nazionali. E’ stata redatta, nella sua attuale stesura finale, durante la riunione dei rappresentanti del MLO delle diverse nazioni, tenutasi ad Ariccia dal 28 giugno al 1 luglio 2001.
NOTA STORICA
- Il
coinvolgimento dei laici nello spirito e nella vita di Don Orione e nella sua Piccola Opera della Divina Provvidenza, oggi divenuto Movimento Laicale Orionino, ha radici storiche sicure e risponde ad una precisa sensibilità e volontà del Fondatore.
- E’ da ricordare come il giovane chierico Orione, nel 1890, già era inserito in due associazioni laicali, la conferenza di S. Vincenzo e la Società di Mutuo Soccorso “San Marziano”.
- Il suo primo collegetto di “San Bernardino” (1893) fu fondato come “Convitto Paterno”, perché iniziativa di una associazione di “Padri”, e fu gestito da Don Orione con l’aiuto di laici volenterosi.
- Ancora agli inizi della fondazione della Piccola Opera, nel 1899, a Torino, Don Orione lanciò il progetto della prima Associazione femminile: “Attorno ai nostri Istituti sorgano le Dame della Divina Provvidenza, un'associazione grande dove tutte le anime si trovino unite nel campo della carità, e in uno stesso pensiero di abnegazione e di sacrificio".
- E’ sorprendente venire a sapere che Don Orione, già nelle Costituzioni manoscritte del 1904, previde una forma di consacrazione anche per i laici “che anelano con tutto l’animo di seguire la perfezione, e sarebbero disposti di fare i voti, se fosse loro dato”. Appena la Chiesa, nel 1947, riconobbe canonicamente gli Istituti Secolari, fu dovere e gioia dare seguito a quel desiderio del Padre con l’avvio di quello che diverrà l’Istituto Secolare Orionino.
- Don Orione aveva una visione degli Ex allievi "come apostoli"; molti di essi, inseriti nella vita civile, continuavano ad essere, da laici, parte viva della Famiglia orionina. Attraverso la corrispondenza personale e la costituzione in Associazione (1934) coltivò il loro permanente coinvolgimento nella vita e negli ideali della Piccola Opera.
- E’ nota la capacità del Fondatore nel curare gli Amici, nei quali vedeva dei veri discepoli e collaboratori. Nella consuetudine della relazione, li guidava, formava e valorizzava nelle opere di bene, sviluppando in loro una coscienza apostolica. Li coinvolgeva direttamente, a volte anche stabilmente, nelle sue attività di Congregazione e li incoraggiava in quelle proprie del loro stato e professione. Si costituirono in Associazione nel 1940.
- A queste iniziative del Fondatore con i laici, alla sua morte (12 marzo 1940), fecero seguito quelle, numerosissime, dei suoi discepoli, favorite anche dal progressivo mutare delle condizioni sociali e del sentire ecclesiale.
- Il cammino del Movimento Laicale Orionino, come attualmente inteso, e cioè unitario, diversificato ma coordinato, organizzato, soggetto autonomo identificato dal carisma di Don Orione, in comunione con tutta la Piccola Opera della Divina Provvidenza, ha una storia recente.
- L’inizio è chiaramente riconoscibile nella Mozione 11 del Capitolo generale dei Figli della Divina Provvidenza (1992) e delle PSMdC (1993): “Per promuovere tra tutti i Confratelli e nei diversi settori delle attività della Congregazione, la attuazione delle direttive della Chiesa circa la vocazione e il ruolo dei laici (Cfr. Apostolicam actuositatem, Christifideles laici ed altri) si chiede che il Governo coordini la progettazione delle iniziative atte a raggiungere gli obiettivi di promozione della vocazione e del ruolo dei laici”.
- Dopo due anni dedicati alla conoscenza della situazione e allo studio della realtà laicale che vive nell’orbita di Don Orione nelle diverse nazioni, il Superiore generale indirizzò a tutti i Figli della Divina Provvidenza un “Lettera programmatica” (18.12.1995) per avviare il Movimento Laicale Orionino; ad essa fece subito seguito quella analoga della Superiora generale (23.12.1995) che impegnava anche le Piccole Suore Missionarie della Carità nel medesimo cammino.
- Con un coinvolgimento corale di religiosi, religiose e laici si misero in moto i coordinamenti locali, provinciali e centrale. A Rocca di Papa (9-12 ottobre 1997), durante il primo congresso mondiale del MLO, vennero confrontate idee ed esperienze dei primi passi del movimento e concordati alcuni orientamenti comuni per il futuro. Tale evento, confortato da una particolare lettera del Papa, può essere considerato l’atto di nascita ufficiale del Movimento.
- Terminata la fase di prima costituzione del MLO, si avvertì subito l’esigenza di un documento con delle linee di formazione e organizzazione che fosse di riferimento sicuro per il cammino del MLO, tanto diverso nelle sue componenti per nazionalità, cultura, categoria, tipo di associazione e di appartenenza. Si prese a chiamare questo documento “carta di comunione” e per tre anni i coordinamenti locali, provinciali si confrontarono per individuare in questo testo le motivazioni, i valori e le strutture organizzative che avrebbero favorito il cammino futuro del MLO. Ad Ariccia, dal 28 giugno al 1 luglio 2001, durante una riunione dei rappresentanti del MLO delle diverse nazioni, il testo ha preso la attuale forma definitiva.
IDENTITÀ
1. Nome e identità
Il Movimento Laicale Orionino (MLO) è il coordinamento di laici e laiche in cammino di comunione ecclesiale che, associati o singoli, vivono il carisma di Don Orione nelle loro particolari situazioni di vita e condividono con la Famiglia orionina la missione di “Instaurare omnia in Cristo” (Ef 1, 10).
2. Membri
Sono membri del MLO tutti quei laici e laiche appartenenti ad associazioni o singoli che, radicati nel Vangelo, desiderano vivere il carisma di Don Orione nel mondo, in comunione con la Famiglia orionina, con l’impegno di crescere nell’esercizio della “carità che tutto ristora, tutto edifica, tutto unifica in Cristo e nella sua Chiesa”. (1)
3. Fine specifico
In sintonia con il progetto di Don Orione di “rinnovare e unificare in Gesù Cristo l’uomo e la società, portando alla Chiesa e al Papa il cuore dei piccoli, dei poveri e delle classi operaie”, (2) il fine specifico del MLO è favorire l’irradiazione spirituale della nostra Famiglia al di là delle frontiere visibili della Piccola Opera, approfondendone i tratti carismatici per una sempre più efficace attuazione della sua specifica missione nella Chiesa e nel mondo. (3) Tale fine si realizza in particolare con l’accompagnare, l’animare e il formare al carisma i membri, rispettando la storia e le forme di partecipazione di ognuno.
4. Le origini
Il Movimento prende le origini da Don Orione il quale, durante tutta la sua vita, ha coinvolto i laici nel suo spirito e nella sua missione per “seminare e arare Cristo nella società”. (4)
Il cammino del MLO, come attualmente inteso, ha una storia recente le cui tappe sono segnate dalle seguenti date:
1. 1992-1993: al X capitolo generale dei Figli della Divina Provvidenza e all’VIII delle Piccole Suore Missionarie della Carità viene trattato e deciso l’orientamento della Piccola Opera in ordine alla “promozione della vocazione e del ruolo dei laici”.
2. 1995: il Superiore generale indirizza a tutti i Figli della Divina Provvidenza un lettera per avviare il MLO; ad essa fa subito seguito quella analoga della Superiora generale che impegna anche le PSMC nel medesimo cammino.
3. 1997: a Rocca di Papa, durante il primo congresso mondiale del MLO, vengono confrontate idee ed esperienze dei primi passi del movimento e concordati alcuni orientamenti comuni per il futuro. Tale evento, confortato da una particolare lettera del Papa, può essere considerato l’atto di nascita ufficiale del Movimento.
5. Relazioni nella Piccola Opera della Divina Provvidenza
Fin dall’inizio, Don Orione ha pensato alla Piccola Opera della Divina Provvidenza (PODP) - Figli della Divina Provvidenza, Le Piccole Suore Missionarie della Carità e le varie componenti laicali - come a “pianta unica con diversi rami”, “corrente di acque vive che si diramano in tanti canali”, come a “una famiglia unita in Cristo”. (5)
Insieme, religiosi/e, laici e laiche, viviamo e diffondiamo la ricchezza carismatica trasmessa da Don Orione attraverso una reciprocità di doni all’interno della famiglia orionina. I religiosi, “guide esperte di vita spirituale”, sono chiamati a “coltivare nei laici il talento più prezioso: lo spirito”. I laici “che hanno scelto di condividere il carisma orionino vivendo nel mondo, sono invitati a essere zelanti e generosi per offrire alla PODP il prezioso contributo della loro secolarità e del loro servizio specifico”. (6)
Per una presentazione pubblica unitaria della Piccola Opera della Divina Provvidenza (FDP, PSMC, ISO, MLO), riconosciamo nel Superiore generale in comunione con tutta la Famiglia orionina, in quanto successore di Don Orione, il punto di riferimento del carisma del Fondatore.
6. Sede
La sede centrale del MLO, per opportunità ideale e pratica, resta fissata a Roma ove sono anche le sedi delle Congregazioni religiose.
VALORI ISPIRATIVI
7. Il carisma orionino
Il carisma di Don Orione consiste nel “vivere e diffondere la conoscenza e l’amore di Gesù Cristo, della Chiesa e del Papa, specialmente nel popolo e tra i poveri più lontani da Dio e più abbandonati” (7) affinché ogni persona possa trovare la propria dignità e la libertà dei figli di Dio. Noi laici del MLO, fiduciosi nella Divina Provvidenza, come Don Orione, ci impegniamo a vivere il carisma e a costruire un mondo più giusto e più umano, in continua attenzione ai segni dei tempi, per “Instaurare omnia in Christo”.
8. Aspetti caratteristici della spiritualità dell’orionino
Siamo eredi dei quattro grandi amori di Don Orione: Gesù, Maria, Papa, Anime.
1. GESU’: “Egli solo è la fonte viva di fede e di carità che può ristorare e rinnovare l’uomo e la società”. (8)
2. MARIA, che noi “veneriamo e proclamiamo quale Madre nostra e celeste Fondatrice della Piccola Opera”. (9)
3. PAPA: “il Papa è il Vicario di Gesù Cristo nostro Dio e Redentore, è il ‘dolce Cristo in terra’, come lo chiamò Santa Caterina da Siena; è la nostra guida sicura, è il nostro Maestro infallibile, è il vero nostro Padre”. (10)
4. ANIME “Anime e Anime! Ecco tutta la nostra vita; ecco il nostro grido, il nostro programma, tutta la nostra anima, tutto il nostro cuore”. (11)
Riconosciamo come aspetti caratteristici della nostra spiritualità l’impegno nella carità che sola salverà il mondo; (12) l’operosa fiducia nella Divina Provvidenza; l’amore alla Eucaristia, a Cristo Crocifisso, alla Madonna, alla Chiesa e al Papa; la valorizzazione e il rispetto della persona, con l’attenzione ai poveri più poveri, agli ultimi e ai più lontani; lo spirito di povertà evangelica e di famiglia; la missionarietà e la passione per l’unità; l’ottimismo nella fede, la gioia, l’umiltà, la semplicità, la speranza, l’accoglienza, la condivisione e lo spirito di adattamento alla fatica; l’intraprendenza, la disponibilità e l’attenzione alle nuove emergenze.
9. Don Orione con i laici
Per realizzare il “sogno” di portare il Vangelo e la carità a tutti i popoli, Don Orione capì perfettamente che doveva cercare la collaborazione e la corresponsabilità dei laici; essi avrebbero potuto prendere parte alle attività della Piccola Opera nel campo delle realtà temporali con i religiosi e le religiose e andare là dove questi non avrebbero potuto andare, assicurando così la presenza della Chiesa nel servizio missionario e apostolico della carità.
Don Orione fu un pioniere della vocazione dei laici invitandoli a partecipare alla vita e alla missione della PODP.
Incontrava i suoi amici e collaboratori per ascoltarli e confortarli paternamente.
Nei suoi ultimi anni di vita si dedicò a organizzare giornate di ritiro per loro. Tutto questo si deve alla profonda intuizione che il popolo cristiano è il vero artefice del rinnovamento della società.
L’attenzione particolare, affettuosa e paterna di Don Orione verso i laici, si vede riflessa in molti dei suoi scritti e lettere personali nelle quali non lasciava di metterli a parte delle aspirazioni del suo spirito e li aiutava con i suoi consigli.
10. Spiritualità apostolica…
Lo Spirito Santo sta suscitando nella Chiesa e nella famiglia orionina, una più viva consapevolezza della vocazione dei laici e della loro missione per rinnovare in Cristo l’uomo e la società. Consapevoli che la Chiesa è una sola famiglia che vive nella condivisione reciproca dei doni che lo Spirito Santo distribuisce a ciascuno, ci impegniamo a vivere le caratteristiche fondamentali dei laici nella Chiesa:
1. il primato dato alla vocazione di ogni cristiano alla santità;
2. la testimonianza di una filiale e salda comunione con il Papa e con i Vescovi, che si manifesta espressamente attraverso un profondo senso ecclesiale;
3. la partecipazione al fine apostolico della chiesa, che consiste nel portare il vangelo a tutti gli uomini e in tutti gli aspetti della vita quotidiana;
4. l’impegno a vivere la condizione laicale come dono e compito, come vocazione e missione;
5. l’impegno a testimoniare la fede nelle realtà temporali, proclamando che vogliamo vivere e trasmettere la morale cristiana in tutti gli ambiti della vita sociale.
11. … orionina
Per incarnare la nostra consacrazione battesimale, guardando a Don Orione, ci impegniamo, con gioiosa disponibilità, a :
1. “essere un lievito, una pacifica forza di cristiano rinnovamento” (13) seminando Cristo nel cuore degli uomini, della società e delle culture, mettendoci al servizio dei giovani, dei “poveri più poveri” e della Chiesa;
2. costruire il Regno dei cieli mediante gesti e opere di carità, nella verità, rispettando la diversità dei doni e la vocazione di ogni persona e di ogni comunità, di ogni popolo e di ogni gruppo, diventando una sola cosa attraverso il carisma del nostro Padre fondatore;
3. formare giovani e adulti alla “Religione e alla Patria”, ai valori spirituali e civili della libertà, della tolleranza, della fratellanza, della solidarietà e della responsabilità;
4. aderire al mandato del Papa ai laici per il terzo millennio: “proseguite nel cammino della speranza, costruendo il futuro a partire dalla vostra specifica vocazione cristiana. Saldamente radicati in Cristo e sostenuti dagli insegnamenti sempre attuali del Concilio Vaticano II, testimoniate il Vangelo agli uomini del nostro tempo”. (14)
FORMAZIONE
12. Importanza e finalità della formazione
“Nello scoprire e nel vivere la propria vocazione e missione, i fedeli laici devono essere formati a quell'unità di cui è segnato il loro stesso essere membri della Chiesa e cittadini della società umana”. (15)
Il MLO rafforzando il senso dell’appartenenza alla Chiesa mediante il battesimo, aiuta a formarci nel carisma orionino, nostra forma e ragion d’essere nella Chiesa, per essere idonei ad offrire al popolo di Dio il contributo specifico per cui il Signore ha suscitato Don Orione e la Piccola Opera. La formazione consiste in un cammino graduale, globale e permanente attraverso un rapporto vitale con la Parola di Dio, con la Chiesa, sull’esempio di Don Orione, con concrete relazioni ed esperienze ecclesiali e orionine.
13. Contenuti specifici
Siamo consapevoli, come ricordava Don Orione, che dobbiamo “prima rinnovare noi in Cristo, per poi rinnovare gli altri" (16) attraverso una formazione umana, spirituale, dottrinale, missionaria e carismatica.
I contenuti specifici della formazione al carisma orionino sono i seguenti:
1. profondo rispetto per la persona umana: “servire negli uomini il Figlio dell’Uomo”; (17)
2. educazione alla carità universale, con attenzione ai “poveri più poveri”: “fare del bene a tutti, fare del bene sempre, del male mai a nessuno”; (18)
3. senso di appartenenza alla Chiesa e al Papa: “nessuno ci vinca nell’amare con tutte le nostre forze il Papa e la Chiesa, nessuno ci vinca nell’amore, nella devozione, nella generosità verso la Madre Chiesa e il Papa”; (19)
4. impegno ecumenico: “è proprio del nostro Istituto di coadiuvare, nella sua piccolezza, l’azione della Divina Provvidenza nel condurre le anime e le umane istituzioni a prendere posto nella Santa Chiesa… consacrandosi con ogni studio e sacrificio di carità, ad ottenere l’unione delle Chiese separate”; (20)
5. fiducia nella Divina Provvidenza, che porta a vivere lo spirito di povertà: “La perfetta letizia non può essere che nella perfetta dedizione di sé a Dio e agli uomini”; (21)
6. devozione a Maria: “"A Gesù, al Santo Padre e alle Anime per la Madonna”. (22)
Il “progetto” formativo prevede anche:
1. l’approfondimento della conoscenza del Fondatore, dei Santi di famiglia e la vita della PODP;
2. momenti di vita orionina con feste di famiglia, attività caritative, pellegrinaggi a luoghi orionini, tempi di preghiera, incontri formativi e ritiri della famiglia orionina.
14. Strutture di formazione
I coordinamenti ai vari livelli, nello stabilire relazioni tra le differenti realtà locali, culturali e sociali, e nel rispetto delle caratteristiche proprie di ogni gruppo attiveranno un processo di formazione che sostenga e promuova, in ogni membro, lo sviluppo dell’identità orionina come conoscenza, attitudini e abilità operative.
15. Compiti del Coordinamento
I coordinamenti hanno il compito di:
COORDINAMENTO LOCALI E/O ZONALE:
1. sviluppare e conservare la propria identità spirituale e apostolica mediante incontri di formazione, giornate di spiritualità, ritiri e pellegrinaggi;
2. favorire la partecipazione ad alcuni momenti di preghiera con la comunità religiosa.
COORDIMANENTO PROVINCIALE E/O INTERPROVINCIALE
1. crei tradizioni formative per approfondire linee programmatiche comuni;
2. curi la formazione dei formatori. Verrà costituito, a tale scopo, un centro studi e un’équipe mista, di consacrati e laici, che promuova sussidi e proposte formative;
3. organizzi annualmente esercizi spirituali della famiglia orionina.
COORDIMANENTO CENTRALE
Elabora, in collaborazione con i consiglieri generali incaricati dei FDP, PSMC e ISO, un progetto formativo ed apostolico triennale e un sussidio annuale da adattare nelle singole nazioni con una adeguata programmazione e pianificazione.
MISSIONE
16. Testimonianza e missione
L'obiettivo della nostra testimonianza e missione, come insegnava Don Orione, è quello di “instaurare omnia in Christo: illuminare cioè e santificare le anime nella conoscenza e nella carità di Dio, e instaurare successivamente tutte le istituzioni e tutte le cose, anche appartenenti alla società esterna degli uomini”. (23)
Realizziamo la nostra vocazione nel “cercare il Regno di Dio trattando le cose temporali ed ordinandole secondo Dio”. (24)
Questo si manifesta nelle scelte di formazione personale e di gruppo, nell'impegno e nella testimonianza nell’ambito della comunità ecclesiale e civile.
17. Impegno nella vita spirituale
Siamo chiamati a vivere la nostra vocazione laicale con l’impegno di partecipare alla triplice dimensione di Cristo Sacerdote, Profeta e Re. Vogliamo vivere le situazioni del mondo contemporaneo : “I fedeli e più precisamente i laici si trovano nel fronte più avanzato della vita della Chiesa. Attraverso di loro la Chiesa è il principio vitale della società umana. Perciò essi, e specialmente essi, devono avere sempre la chiara convinzione non solo di appartenere alla Chiesa ma di essere la Chiesa”. (25)
Rispondiamo alla chiamata alla santità nel nostro stato di vita attraverso la preghiera personale, la Parola di Dio vissuta, i sacramenti e il servizio di Cristo nei poveri: “Dobbiamo essere santi, ma farci tali santi che la nostra santità non appartenga solo al culto dei fedeli, né stia solo nella Chiesa, ma trascenda e getti nella società tanto splendore di luce, tanta vita di amore di Dio e degli uomini, da essere, più che i santi della Chiesa, i santi del popolo e della salute sociale”. (26)
18. Impegno nella vita civile
Ci impegniamo a essere strumenti di umanizzazione e di evangelizzazione nella vita familiare e civile, attraverso la partecipazione attiva ai movimenti popolari, politici e culturali per promuovere la dignità della persona umana e trasformare la realtà sociale.
19. Impegno nella vita ecclesiale
Consapevoli che “la carità unifica in Cristo e nella Chiesa”, (27) ci impegniamo ad essere costruttori di unità e di comunione in Cristo mediante le opere spirituali e corporali della carità. Accresceremo la conoscenza e amore alla Chiesa:
1. attraverso lo studio e la divulgazione della dottrina e dei documenti della Chiesa;
2. con la partecipazione attiva alla vita e ai progetti pastorali parrocchiali, diocesani e universali;
3. promovendo il dialogo ecumenico e interreligioso;
4. seguendo Don Orione nell’audacia apostolica della carità per fare sperimentare a tutti la Provvidenza di Dio e la maternità della Chiesa.
20. Impegno nella Piccola Opera
Come laici del MLO intendiamo:
1. favorire la comunicazione e comunione di tutte le componenti laicali – associati e singoli – tra di loro e in rapporto con tutta la Piccola Opera;
2. offrire con spirito di gratuità fraterna il nostro apporto di secolarità e di servizio specifico nella formazione e nei progetti comuni, soprattutto attraverso la partecipazione ai segretariati e alle attività formative;
3. rappresentare unitariamente i laici, quale componente della Famiglia orionina, nei rapporti interni ed esterni alla PODP;
4. cooperare all’unità e vitalità della famiglia orionina, accompagnare, animare, formare quei laici che hanno conosciuto la Piccola Opera, che si sentono attratti da essa o che condividono lo stile di vita del Fondatore senza appartenere ad alcuna associazione o gruppo particolare;
5. preparare responsabili che possano dare continuità alle attività svolte dai laici, evitando così l’accumulo di funzioni;
6. accompagnare, insieme ai religiosi e alle religiose, i laici dipendenti dalle nostre opere, animandoli e formandoli dal punto di vista professionale, umano e spirituale.
7. essere elementi di comunione per laici e laiche che fanno parte delle comunità parrocchiali, di promozione umana, assistenziale, educativa e missionaria per i volontari delle diverse opere.
ORGANIZZAZIONE
21. Finalità organizzativa
Il Movimento ha il suo elemento unificante nell’adesione alle idee-forza di Don Orione. Per realizzare la propria identità e missione opera con una struttura organizzativa flessibile, dinamica ed essenziale che, ai vari livelli - locale, provinciale, centrale - svolge funzione di coordinamento, animazione e formazione.
A questo scopo favorisce:
1. il senso di appartenenza di ogni membro,
2. la comunione con la Chiesa e l’opera Don Orione con ruolo e missione laicale,
3. la capacità di lavorare in équipe all’interno di una pastorale d’insieme,
4. la stabilità e continuità dei progetti,
5. la partecipazione dei laici orionini alla vita della Chiesa, dell’Opera e della società.
22. - Il Coordinamento locale e/o zonale
Il Coordinamento a livello locale è il cuore del MLO.
E’ composto da rappresentanti eletti dai gruppi laicali, che eleggono uno o più Coordinatori locali, e da uno o più assistenti spirituali.
Ha funzione di animazione e comunicazione tra le varie associazioni e gruppi laicali che partecipano e/o lavorano attorno ad un’opera specifica, coordinandoli fra loro e con le altre realtà ecclesiali e civili.
23. Il Coordinamento provinciale e/o interprovinciale
E’ costituito dall’équipe dei coordinatori locali e/o zonali, dagli assistenti spirituali e dai Consiglieri provinciali incaricati che eleggono uno o più Coordinatori provinciali e la segreteria operativa.
Ha funzione di programmazione, animazione e verifica del cammino fatto, stabilendo criteri comuni per la formazione al carisma, dando il proprio apporto laicale al progetto della Provincia religiosa, in dialogo con le varie istanze civili ed ecclesiastiche.
24. Il Coordinamento centrale
E’ costituito dai Coordinatori provinciali e/o interprovinciali rappresentanti delle varie aree linguistiche e/o continentali, oppure da loro delegati, e dai Consiglieri generali che eleggono il Presidente, il vice presidente, il segretario e il tesoriere. Mantiene e custodisce l’unita’ del Movimento stesso.
25. Relazione con FDP, PSMC, ISO
Il MLO, che ha una struttura organizzativa propria e autonoma nell’ambito del suo ordinamento, tenda a instaurare tra le varie componenti della famiglia orionina rapporti di intesa piena e di fiducia, rendendo più facile e più fruttuosa la collaborazione. A tale scopo si auspica che, nelle case ove siano in corso progetti che coinvolgono i laici, gli avvicendamenti del personale religioso avvengano in un quadro di attenzione dei progetti stessi.
26. Relazioni con gli organismi ecclesiali e civili
Il MLO esprime i criteri di ecclesialità:
1. il primato della santità e della carità;
2. la professione di fede in comunione con la Chiesa;
3. la presenza e l’azione cristiana in seno alla società;
4. la comunione con il Papa e con i Vescovi.
Instaura e mantiene relazioni con gli enti civili ed ecclesiastici, prestando attenzione e prendendo attivamente parte ai problemi politici e sociali della propria realtà, lavorando in armonia con essi, per l’avvento del Regno di Dio, senza dimenticare l’aspetto ecumenico e la nuova evangelizzazione.
27. Aspetti economici
Ogni coordinamento, animato da grande fiducia nella Divina Provvidenza, cercherà adeguate fonti di finanziamento, per creare un fondo cassa necessario per le spese della formazione, per interventi di solidarietà e per le spese di segreteria. A ogni livello sia garantita un’amministrazione trasparente.
N O T E
____________________________
1. Scritti di Don Orione (citato Scritti) 61, 153.
2. Cfr. Scritti 8, 209; 59, 21; 52, 9; AA.VV. Sui passi di Don Orione. Sussidio per la formazione al carisma, Dehoniane, Bologna 1997 (citato Sui passi) p.143 e 233-235.
3. Lettera del Papa al MLO, 1997, n.3; AA.VV. Laici con Don Orione, Movimento Laicale Orionino, Roma 1998, p.5-7.
4. Scritti 64, 106; 79, 300; Sui passi 238-239 e 250.
5. Cfr. Sui passi p. 81-86, 260; Laici con Don Orione p.45-50.
6. Lettera del Papa al MLO, n.3.
7. Cfr. Autografi di Don Orione in Sui passi, 295-298; Costituzioni FDP, art.5; Costituzioni PSMC, art.3; Regola di vita dell’ISO, art.1.
8. Scritti 8, 209.
9. Lettere I, 408; II, 17, 351.
10. Scritti 20, 96; Lettere I, 249.
11. Lettere I, 250; cfr. Sui passi 253-254; 265-267.
12. Lettere I, 282; cfr. Sui passi 263-265.
13. Scritti 62, 92.
14. Giovanni Paolo II al Congresso mondiale dell’apostolato dei laici, 26.11.2000.
15. Christifideles laici 59.
16. Lettere II, 56.
17. Nel nome della Divina Provvidenza, Ed. Piemme, Casale M. 1995, (citato Nel nome) p.141.
18. Nel nome 108; Scritti 61, 170; 46, 116; 62, 99c.
19. Lettere I, 96-97; cfr. Sui passi p.207-220.
20. Scritti 52, 10; 112, 41.
21. Sui passi 136.
22. Scritti 103, 112.
23. Lettere I, 14.
24. Lumen Gentium 31.
25. L’espressione di Pio XII è ripresa in Christifideles laici n.9.
26. Nel nome 142.
27. Cfr. Scritti 61, 153.
CARTA DE COMUNION DEL MOVIMIENTO LAICAL ORIONISTA
Líneas de formación y organización.
La Carta de comunión del Movimiento Laical Orionista es el fruto de tres años de trabajo por parte de las coordinadoras locales y nacionales. Su redacción final se ha realizado en la reunión de los representantes del MLO de las diversas naciones tenida en Ariccia (Roma) los días 28 de junio al 1 de julio de 2001.
NOTA HISTORICA
* La implicación de los laicos en el espíritu y en la vida de Don Orione y en su Pequeña Obra de la Divina Providencia, conformada hoy en el Movimiento Laical Orionista, tiene raíces históricas sólidas y responde a una precisa sensibilidad y voluntad del Fundador.
* Hay que recordar cómo el jóven clérigo Orione, en 1890, pertenecía a dos asociaciones laicales, las Conferencias de San Vicente y la Sociedad de Socorros Mutuos San Marciano.
* Su primera escuelita de "San Bernardino" (1893) fué fundada como "Convictorio Paterno" por iniciativa de una asociación de padres y gestionada por Don Orione con la ayuda de laicos voluntarios.
* Todavía en los comienzos de la fundación de la Pequeña Obra en 1899 en Turín, Don Orione lanzó el proyecto de la primera Asociación femenina. "En torno a nuestros institutos surgen las Damas de la Divina Providencia, una gran asociación donde todas las almas se encuentren unidas en el campo de la caridad y en un mismo pensamiento de abnegación y sacrificio".
* Es sorprendente descubrir que Don Orione, ya en las Constituciones manuscritas de 1904, prevé también una forma de consagración para los laicos que anhelan de todo corazón seguir la perfección, y si les fuera concediddo, estarían dispuestos a hacer los votos. En cuanto la Iglesia en 1947, reconoció canónicamente los Institutos Seculares, fue un deber y una alegría hacer realidad aquel deseo del Padre al poner en marcha lo que llega a ser el Instituto Secular Orionista.
* Don Orione tenía una visión de los Exalumnos como "apóstoles"; muchos de ellos metidos en la vida civil, siguen siendo como laicos, parte viva de la familia orionista. Por medio de la correspondencia personal y la constitución en Asociación (1934) cultivó su permanente compromiso en la vida y los ideales de la Pequeña Obra.
* Es notoria la capacidad del Fundador en el cuidado de los Amigos, en los que veía verdaderos discípulos y colaboradores. En su trato habitual, les guiaba, formaba y valoraba en sus obras buenas, desarollando en ellos una conciencia apostólica. Les implicaba directamente y a veces establemente, en sus actividades de la Congregación y les animaba en las de su propio estado y profesión. Se constituyeron en Asociación en 1940.
* A estas iniciativas del Fundador con los laicos, siguieron a su muerte (12 de marzo de 1940) otras numerosísimas de sus discípulos, favorecidas por los cambios progresivos de las condiciones sociales y del sentir eclesial.
* El camino del Movimiento Laical Orionista como lo entendemos actualmente, es decir, unitario, diversificado pero coordinado, organizado, entidad autónoma identificada por el carisma de Don Orione, en comunión con toda la Pequeña Obra de la Divina Providencia, tiene una historia reciente.
* El comienzo es claramente reconocible en la Moción 11 del Capítulo General de los Hijos de la Divina Providencia (1992) y de las PSMdC (1993) "Para promover entre todos los Hermanos y en los distintos sectores de las actividades de la Congregación, la realización de las directrices de la Iglesia acerca de la vocación y de la misión de los laicos (cfr. Apostolicam actuositatem, Christifideles laici y otros) se pide que el Gobierno coordine el lanzamiento de iniciativas aptas para conseguir los objetivos de promoción de la vocación y del papel de los laicos".
* Después de dos años dedicados al conocimiento de la situación y al estudio de la realidad laical que vive en la órbita de Don Orione en las diversas naciones, el Superior General dirigió a todos los hijos de la Divina Providencia una Carta Programática (18.12.1995) para poner en marcha el Movimiento Laical Orionista; a esta carta siguió enseguida otra análoga de la Superiora General (23.12.1995) comprometiendo también a las Pequeñas Hermanas Misioneras de la Caridad en el mismo camino.
* Con una implicación unánime de religiosos, religiosas y laicos se pusieron en movimiento las coordinadoras locales, provinciales y central. En Rocca di Papa (Roma) (9-12 octubre 1997) durante el Primer Congreso Mundial del MLO, se confrontaron ideas y experiencias de los primeros pasos del movimiento y se acordaron algunas orientaciones comunes para el futuro. Tal acontecimiento, apoyado por una especial carta del Papa, puede considerarse como el acto oficial de nacimiento del Movimiento.
* Terminada la primera fase de constitución del MLO, se advirtió enseguida la exigencia de un documento con las líneas de formación y organización que fueran referencia segura para el camino del MLO, tan variopinto en sus componentes por nacionalidades, culturas, categorías, tipos de asociación y pertenencia. Se empezó a llamar este documento "carta de comuión" y durante tres años las coordinadoras locales y provinciales se reunieron para concretar en este texto las motivaciones, los valores y las estructuras organizativas que favorecieran el camino futuro del MLO. En Ariccia (Roma) del 28 de junio al 1 d julio del 2001, durante una reunión de reprsentantes del MLO de distintas naciones, el texto ha tomado la actual forma definitiva.
IDENTIDAD
1. Nombre e identidad.
El Movimiento Laical Orionista (MLO) es la coordinación de laicos y laicas en camino de comunión eclesial que, asociados o individualmente, viven el carisma de Don Orione en sus particulares situaciones de vida y comparten con la familia orionista la misión de "instaurare omnia in Christo" (Ef.1,10)
2. Miembros.
Son miembros del MLO todos los laicos y laicas pertenecientes a asociaciones o individualmente, que enraizados en el Evangelio desean vivir el carisma de Don Orione en el mundo, en comunión con la familia orionista, con el compromiso de crecer en el ejercicio de la "caridad que rstaura todo, edifica todo, unifica todo en Cristo y en su Iglesia". (1)
3. Fin específico.
En sintonía con el proyecto de Don Orione de "renovar y unificar en Jesucristo al hombre y a la sociedad, llevando a la Iglesia y al Papa el corazón de los pequeños, los pobres y las clases obreras", (2) el fin específico del MLO es favorecer la irradiación espiritual de nuestra familia más allá de las fronteras visibles de la Pequeña Obra, profundizando los rasgos carismáticos con una cada vez más eficaz actuación de su específica misión en la Iglesia y en el mundo. (3) Tal fin se realiza en concreto al acompañar, animar y formar en el carisma a los miembros, respetando la historia y la forma de participación de cada uno.
4. Los orígenes.
El Movimiento tiene sus orígenes en Don Orione, que durante toda su vida, comprometió a los laicos en su espíritu y en su misión para "sembrar y arar a Cristo en la sociedad". (4)
El camino del MLO. como lo entendemos actualmente, tiene una historia reciente cuyas etapas están marcadas con las fechas siguientes:
1. 1992-1993. En el X capítulo general de los Hijos de la Divina Providencia y en el VIII de las Pequeñas Hermanas Misioneras de la Caridad se trata y decide la orientación de la Pequeña Obra en orden a la "promoción y el papel de los laicos".
2. 1995. El Superior General dirige a todos los Hijos de la Divina Providencia una carta para poner en marcha el MLO; a esta sigue enseguida otra carta análoga de la Superiora general que compromete a las PSMdC en el mismo camino.
3. 1997. En Rocca di Papa, durante el primer Congreso Mundial del MLO, se confrontan ideas y experiencias de los primeros pasos del movimiento y se acuerdan algunas orientaciones comunes para el futuro. Tal acontecimiento, apoyado por una especial carta del Papa, puede considerarse como el acto oficial de nacimienmto del Movimiento.
5. Relaciones en la Pequeña Obra de la Divina Providencia.
Desde el comienzo Don Orione pensó en la Pqueña Obra de la Divina Providencia (PODP) - Hijos de la Divina Providencia, Pequeñas Hermanas Misioneras de la Caridad y los distintos componentes laicos - como en una "planta única con distintas ramas", "corriente de aguas vivas que se derraman por muchos canales", como en "una familia unida en Cristo". (5)
Juntos, religiosos y religiosas, laicos y laicas, vivimos y difundimos la riqueza carismática trasmitida por Don Orione por medio de un recíproco compartir los dones en el seno da la familia orionista. Los religiosos, "expertos guías de vida espiritual", están llamados "a cultivar en los laicos el talento más precioso: el espíritu". Los laicos "que han escogido compartir el carisma orionista viviendo en el mundo, están invitados a ser celosos y generosos al ofrecer a la PODP la preciosa contribución de su secularidad y de su servicio específico" (6).
Para una presentación pública unitaria de la Pequeña Obra de la Divina Providencia (FDP, PSMdC, ISO, MLO) reconocemos en el Superior General en comunión con toda la familia orionista, en cuanto sucesor de Don Orione, el punto de referencia del carisma del Fundador.
6. Sede
La sede central del MLO por facilidad ideal y práctica, queda fijada en Roma donde están también las sedes de las Congregaciones religiosas.
VALORES INSPIRADORES
7. El carisma orionista.
El carisma de Don Orione consiste en "vivir y difundir el conocimiento y el amor de Jesucristo, de la Iglesia y del Papa, especialmente en el pueblo y entre los pobres más alejados de Dios y más abandonados" (7) para que cada persona pueda encontrar la propia dignidad y la libertad de los hijos de Dios. Nosotros, laicos del MLO, confiados en la Divina Providencia, como Don Orione, nos comprometemos a vivir el carisma y a construir un mundo más justo y más humano, en constante atención a los signos de los tiempos, para "instaurare omnia in Christo".
8. Aspectos característicos de la espiritualidad del orionista.
Somos herederos de los cuatro grandes amores de Don Orione: Jesús, María, el Papa, las almas.
1. JESUS. "Sólo El es la fuente viva de la fe y de la caridad que puede restaurar y renovar el hombre y la sociedad" (8)
2. MARIA a quien "veneramos y proclamamos como Madre nuestra y celestial Fundadora de la Pequeña Obra". (9)
3. PAPA. "El Papa es el Vicario de Jesucristo nuestro Dios y Redentor, es el dulce Cristo en la tierra, como le llamó Santa Catalina de Sena, es nuestro guía seguro, es nuestro Maestro infalible, es nuestro verdadero Padre". (10)
4. ALMAS. "Almas y almas: he aquí toda nuestra vida, he aquí nuestro grito, nuestro programa, todo nuestro espíritu, todo nuestro corazón". (11)
Reconocemos como aspectos característicos de nuestra espiritualidad el compromiso con la caridad que sóla salvará el mundo; (12) la confianza activa en la Divina Providencia; el amor a la Eucaristía, a Cristo crucificado, a la Virgen, a la Iglesia y al Papa; la valoración y el respeto a la persona, con atención a los pobres más pobres, a los últimos y a los más lejanos; el espíritu de pobreza evangélica y de familia; el espíritu misionero y la pasión por la unidad; el optimismo en la fe, la alegría, la humildad, la sencillez, la esperanza, la acogida, el compartir y el espíritu de adaptación a la fatiga, la disponibilidad y la atención a las nuevas emergencias.
9. Don Orione con los laicos.
Para realizar el "sueño" de llevar el Evangelio y la caridad a todos los pueblos, Don Orione entendió perfectamente que debía buscar la colaboración y la corresponsabilidad de los laicos; ellos podrían tomar parte en las actividades de la Pequeña Obra en el campo de las realidades temporales con los religiosos y religiosas e ir allí donde estos no pudieran llegar, asegurando así la presencia de la Iglesia en el servicio misionero y apostólico de la caridad.
Don Orione fue un pionero de la vocación de los laicos invitándoles a participar en la vida y en la misión de la PODP.
Se encontraba con sus amigos y colaboradores para escucharles y confortarles paternalmente.
En sus últimos años de vida se dedicó a organizar jornadas de retiro para ellos. Todo esto se debe a la profunda intuición de que el pueblo cristiano es el verdadero artífice de la renovación de la sociedad.
La atención particular, afectuosa y paternal de Don Orione con los laicos, se ve reflejada en muchos de sus escritos y cartas personales en las que no dejaba de infundirles parte de las aspiraciones de su espíritu y les ayudaba con sus consejos.
10. Espiritualidad apostólica...
El Espíritu Santo está suscitando en la Iglesia y en la familia orionista, una más viva conciencia de la vocación de los laicos y de su misión para renovar en Cristo al hombre y la sociedad. Conscientes de que la Iglesia es una sola familia que vive en la participación recíproca de los bienes que el Espíritu Santo distribuye a cada uno, nos comprometemos a vivir las características fundamentales de los laicos en la Iglesia.
1. la primacía dada a la vocación de cada cristiano a la santidad;
2. el tstimonio de una filial y sólida comunión con el Papa y con los Obispos, que se manifiesta expresamente por medio de un profundo sentido eclesial;
3. la participación en el fin apostólico de la Iglesia que consiste en llevar el Evangelio a todos los hombres y en todos los aspectos de la vida cotidiana;
4. el compromiso de vivir la condición laical como don y tarea, como vocación y misión;
5. el compromiso de testimoniar la fe en las realidades temporales, proclamando que queremos vivir y trasmitir la moral cristiana a todos los ámbitos de la vida social.
11. ...orionista.
Para encarnar nuestra consagración bautismal, mirando a Don Orione, nos comprometemos con gozosa disponibilidad, a:
1. "ser levadura, una pacífica fuerza de renovación cristiana" (13) sembrando a Cristo en el corazón de los hombres, de la sociedad y de las culturas, poniéndonos al servicio de los jóvenes, de los "pobres más pobres" y de la Iglesia;
2. construir el Reino de los cielos, mediante hechos y obras de caridad, en la verdad, respetando la diversidad de los dones y la vocación de cada persona y cada comunidad, de cada pueblo y de cada grupo, formando un solo cuerpo por medio del carisma de nuestro Padre fundador;
3. formar jóvenes y adultos "para la Religión y la Patria", en los valores espirituales y civiles de la libertad, la tolerancia, la fraternidad, la solidaridad y la rsponsabilidad;
4. adherirnos al mandato del Papa a los laicos para el tercer milenio: "Continuad en el camino de la esperanza, construyendo el futuro a partir de vuestra específica vocación cristiana. Sólidamente enraizados en Cristo y apoyados en las siempre actuales enseñanzas del Concilio Vaticano II, dad testimonio del Evangelio a los hombres de nuestro tiempo". (14)
FORMACION
12. Importancia y finalidad de la formación.
"Al descubrir y vivir la propia vocación y misión, los fieles laicos deben ser formados en la unidad que caracteriza su mismo ser miembros de la Iglesia y ciudadanos de la sociedad humana". (15)
El MLO reforzando el sentido de pertenencia a la Iglesia por el bautismo, ayuda a formarnos en el carisma orionista, nuestra forma y razón de ser en la Iglesia, a ser aptos para ofrecer al pueblo de Dios la contribución específica para la que el Señor suscitó a Don Orione y la Pequeña Obra. La formción consiste en un camino gradual, global y permanente a través de una relación vital con la Palabra de Dios, con la Iglesia, con el ejemplo de Don Orione, con concretas relaciones y experiencias eclesiales y orionistas.
13. Contenidos específicos.
Somos conscientes, como recordaba Don Orione, de que debemos "primero renovarnos nosotros en Cristo, para luego renovar a los demás" (16) a través de una formación humana, espiritual, doctrinal, misionera y carismática.
Los contenidos específicos de la formación al carisma orionista son los siguientes:
1. profundo respeto por la persona humana, "servir en los hombres al Hijo del Hombre" (17);
2. educación en la caridad universal, con atención "a los pobres más pobres", "hacer el bien a todos, hacer el bien siempre, el mal nunca a nadie" (18)
3. sentido de pertenencia a la Iglesia y al Papa: "que nadie nos venza en el amar con todas nuestras fuerzas al Papa y a la Iglesia, que nadie nos venza en el amor, en la devoción, en la generosidad hacia la Madre Iglesia y al Papa". (19)
4. compromiso ecuménico: "es propio de nuestro Instituto, ayudar desde su pequeñez, la acción de la Divina Providencia en llevar las almas y las instituciones humanas a ocupar su puesto en la Santa Iglesia... consagrándose con todo empeño y sacrificio de caridad, a conseguir la unión de las Iglesias separadas". (20)
5. confianza en la Divina Providencia, que lleva a vivir el espíritu de pobreza: "La verdadera alegría no puede estar más que en la perfecta entrega de sí mismo a Dios y a los hombres"; (21)
6. devoción a la Virgen: "A Jesús, al Santo Padre y a las almas por la Virgen". (22)
El proyecto formativo prevé también:
l. profundizar en el conocimiento del Fundador, de los santos de la familia y la vida de la PODP.
2. momentos de vida orionista con fiestas de familia, actividades caritativas, peregrinaciones a lugares orionistas, tiempos de oración, encuentros formativos y retiros de la familia orionista.
14. Estructuras de formación.
Las coordinadoras en sus distintos niveles, al establecer relaciones entre las diferentes realidades locales, culturales y sociales y respetando las características propias de cada grupo activarán un proceso de formación que sostenga y promueva, en cada miembro, el desarrollo de la identidad orionista como conocimiento, actitudes y cualidades de trabajo.
15. Tareas de las coordinadoras.
Las coordinadoras tienen la tarea de:
COORDINADORA LOCAL Y/O ZONAL
1. desarrollar y conservar la propia identidad espiritual y apostólica mediante encuentros de formación, jornadas de espiritualidad, retiros y peregrinaciones,
2. favorecer la participación en algunos momentos de oración con la comunidad rligiosa.
COORDINADORA PROVINCIAL Y/O INTERPROVINCIAL
1. crea tradiciones formativas para profundizar en líneas programáticas comunes,
2. cuida la formación de formadores. A tal fin, constituirá un centro de estudios y un equipo mixto de consagrados y laicos, que promueva subsidios y propuestas formativas,
3. organiza anualmente ejercicios espirituales de la familia orionista.
COORDINADORA GENERAL
Elabora, en colaboración con los consejeros generales encargados de los FDP, PSMC e ISO un proyecto formativo y apostólico trienal y un subsidio anual adaptable en cada una de las naciones con una adecuada programación y planificación.
MISION
16. Testimonio y misión.
El objetivo de nuestro testimonio y misión, como enseñaba Don Orione, es "instaurare omnia in Christo; es decir, iluminar y santificar las almas en el conocimiento y en la caridad de Dios, y restaurar progresivamente todas las instituciones y todas las cosas pertenecientes a la sociead externa de los hombres". (23)
Realizamos nuestra vocación al "buscar el Reino de Dios usando las cosas temporales y ordenándolas según Dios" (24)
Esto se manifiesta en las opciones de formación personal y de grupo, en el compromiso y en el testimonio en la sociedad eclesial y civil.
17. Compromiso en la vida espiritual.
Estamos llamados a vivir nuestra vocación laical con el compromiso de participar en la triple dimensión de Cristo Sacerdote, Profeta y Rey. Queremos vivir ls situaciones del mundo contemporáneo: "Los fieles y más en concreto, los laicos, se encuentran en el frente más avanzado de la vida de la Iglesia, Por medio de ellos, la Iglesia es el principio vital de la sociedad humana. Por esto, ellos, y especialmente ellos, deben tener siempre la clara convicción de no sólo pertenecer a la Iglesia, sino de ser la Iglesia". (25)
Respondemos a la llamada a la santidad en nuestro estado de vida con la oración personal, la Palabra de Dios vivida, los sacramentos y el servicio de Cristo en los pobres. "Debemos ser santos, pero hacernos tales santos que nuestra santidad no sólo pertenezca al culto de los fieles ni esté sólo en la Iglesia, sino que trascienda y proyecte en la sociedad tal resplandor de luz, tanta vida de amor a Dios y a los hombres, que seamos más que los santos de la Iglesia, los santos del pueblo y del bienestar social". (26)
18. Compromiso en la vida civil.
Nos comprometemos a ser instrumentos de humanización y evangelización en la vida familiar y civil, por la participación activa en los movimientos populare, políticos y culturales para promover la dignidad de la persona humana y transformar la realidad social.
19. Compromiso en la vida eclesial.
Conscientes de que "la caridad unifica en Cristo y en la Iglesia", (27) nos comprometemos en ser constructores de unidad y de comunión en Cristo mediante las obras espirituales y corporales de la caridad. Aumentaremos el conocimiento y el amor a la Iglesia:
1. mediante el estudio y la divulgación de la doctrina y los documentos de la Iglesia;
2. con la participación activa en la vida y en los proyectos pastorales parroquiales, diocesanos y universales;
3. promoviendo el diálogo ecuménico e interreligioso;
4. siguiendo a Don Orione en la audacia apostólica de la caridad para hacer experimentar a todos la Providencia de Dios y la maternidad de la Iglesia.
20. Compromiso en la Pequeña Obra.
Como laicos del MLO pretendemos:
1. favorecer la comunicación y la comunión de todos los componentes laicos - asociados o no - entre ellos y en relación con toda la Pequeña Obra;
2. ofrecer con espíritu de gratuidad fraterna nuestra aportación de secularidad y de servicio específico en la formación y en los proyectos comunes, sobre todo participando en los secretariados y en las actividades formativas;
3. representar unitariamente a los laicos, como componentes de la Familia orionista en las relaciones internas y externas de la PODP;
4. cooperar a la unidad y vitalidad de la familia orionista, acompañar, animar, formar a los laicos que han conocido la Pequeña Obra, que se sienten atraídos por ella o que comparten el estilo de vida del Fundador sin que pertenezcan a alguna asociación o grupo particular;
5. preparar responsables que puedan dar continuidad a las actividades desarrolladas por los laicos, evitando así la acumulación de funciones;
6. acompañar, junto a los religiosos y las religiosas, a los laicos dependientes de nuestras obras, animándoles y formándoles desde el punto de vista profesional, humano y espiritual;
7. ser elemento de comunión para los laicos y laicas que forman parte de las comunidades parroquiales, de formación humana, asistencial, educativa y misionera, para los voluntarios de las distintas obras.
ORGANIZACION
21. Finalidad organizativa.
El movimiento tiene su elemento unificante en la adhesión a las ideas-fuerza de Don Orione. Para realizar la propia identidad y misión trabaja con una estructura organizativa flexible, dinámica y esencial que en sus distintos niveles, local, provincial y central, desarrolla funciones de coordinación, animación y formación.
A este objetivo favorece:
l. el sentido de pertenencia de cada miembro,
2. la comunión con la Iglesia y la obra de Don Orione con papel y misión laical,
3. la capacidad de trabajar en equipo dentro de una pastoral de conjunto,
4. la estabilidad y continuidad de los proyectos,
5. la participación de los laicos orionistas en la vida de la Iglesia, de la Obra y de la sociedad.
22. Coordinadora local y/o zonal.
La coordinadora a nivel local es el corazón del MLO.
Se compone de represenantes elegidos por los grupos locales, que eligen uno o más coordinadores locales y por uno o más asistentes religiosos.
Tiene la función de animación y comunicación entre las varias asociaciones y grupos laicales que participan y/o trabajan en torno a una obra específica, coordinándolos entre ellos y con otras realidades eclesiales y civiles.
23. Coordinadora provincial y/o interprovincial.
Se constituye por el equipo de coordinadores locales y/o zonales, por los asistentes espirituales y los Consejeros provinciales encargados que eligen uno o más Coordinadores provinciales y la secretaría operativa.
Tiene la función de programación, animación y evaluación del camino hecho, estableciendo criterios comunes para la formación al carisma, dando su propia aportación laical al proyecto de la Provincia religiosa, en diálogo con las diversas instancias civiles y eclesiásticas.
24. Coordinadora general.
Constituída por los Coordinadores provinciales y/o interprovinciales de las varias áreas linguísticas y/o continentales, también por sus delegados, y por los Consejeros generales, que eligen Presidente, Vicepresidente, Secrtario y Tesorero. Mantiene y custodia la unidad del Movimiento mismo.
25. Relación con FDP, PSMdC, ISO.
El MLO que tiene una estructura organizativa propia y autónoma en el ámbito de su ordenamiento, busca establecer entre los distintos componentes de la familia orionista relaciones de entendimiento absoluto y de confianza, haciendo más fácil y fructuosa la colaboración. A tal fin, se desea que en las casas donde estén en marcha proyectos que impliquen a los laicos, los cambios del personal religioso tengan en cuenta los mismos proyectos.
26. Relaciones con organismos eclesiales y civiles.
El MLO manifiesta los criterios de eclesialidad:
1. la primacía de la santidad y la caridad,
2. la profesión de fe en comunión con la Iglesia,
3. la presencia y la acción cristiana en el seno de la sociedad,
4. la comunión con el Papa y los Obispos.
Establece y mantiene relaciones con las entidades civiles y eclesiásticas, prestando atención y tomando parte activa en los problemas políticos y sociales de la propia realidad, trabajando en armonía con ellas, para la llegada del Reino de Dios, sin olvidar el aspecto ecuménico de la nueva evangelización.
27. Aspectos económicos.
Cada coordinadora, animada por una gran confianza en la Divina Providencia, buscará las adecuadas fuentes de financiación, para crear un fondo necesario para gastos de formación, para acciones de solidaridad y gastos de secretaría. Garantícese en cada nivel una administración transparente.
Notas
1. Escritos de Don Orione (citado Escritos) 61,153.
2. Cfr. Escritos 8, 209, 59, 21, 52, 9. AAVV Tras los pasos de Don Orione. Subsidio para la formación al Carisma. Dehoniane. Bologna 1977 (citado Tras los pasos) p. 143 y 233-235
3. Carta del Papa al MLO 1997 n.3. Laicos con Don Orione. Movimiento Laical Orionista, Roma 1998. p.5-7
4. Esritos 64, 106, 79, 300. Tras los pasos 238-239 y 250
5. Cfr. Tras los pasos. p. 81-86, 260. Laicos con Don Orione p. 45-50
6. Carta del Papa al MLO n.3
7. Cfr. Autógrafos de Don Orione en Tras los pasos, 295-298. Constituciones FDP art.5 Const. PSMC art.3 Regla de vida del ISO art. 1
8. Escritos, 8,209
9. Cartas I 408, II 17,351
10. Escritos 20,96 Cartas I249
11. Cartas I,250 cfr. Tras los pasos 253-254, 265-267
12. Cartas I,282 cfr. Tras los pasos 263-265
13. Escritos 62, 92
14. Juan Pablo II al Congreso Mundial del apostolado de los laicos, 26.11.2000
15. Christifideles laici, 59
16. Cartas II,56
17. En el Nombre de la Divina Providencia. Ed.Piemme, Casale M. 1995 (citado En el Nombre) p.141
18. En el Nombre 108. Escritos 61, 170; 46,116; 62,99.
19. Cartas I, 96-97; cfr. Tras los pasos p. 207-220
20. Escritos 52,10; 112,41.
21. Tras los pasos, 136.
22. Escritos 103, 112.
23. Cartas 1, 14
24. Lumen Gentium 31
25. Expresión de Pío XII recogida en Christifideles laici n.9
26. En el nombre 142
27. Cfr. Escritos 61, 153